Solo tua - Copertina

Solo tua

Luci Fer

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Chapter
15
Age Rating
18+

Summary

Trinity è molto in gamba nel suo lavoro, ma questo non significa che sia sempre facile. Al bar, dopo una dura giornata in ufficio, incontra Stephen Gotti: gentiluomo fuori, insaziabile in camera da letto. Si innamorano velocemente l'uno dell'altra, ma Stephen ha un grande segreto. Farà fuggire Trinity se lei lo scoprisse?

Età: 18+

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224 Chapters

Capitolo Uno

Trinity

Era appena trascorsa un'altra lunga giornata nell'ufficio della Durham Real Estate, dove avevo lavorato negli ultimi dieci anni.

Avevo iniziato lì alla giovane età di sedici anni, lavorando alla reception nei fine settimana per fare un po' di soldi extra e poi per mantenermi al college.

Dopo aver completato con successo il mio master in Sviluppo immobiliare, ero diventata la nuova Business Management Developer ed ero pronta ad affrontare la nuova avventura per cui avevo lavorato con tanto impegno.

Un'ombra che passava davanti alla porta distolse la mia attenzione dal portatile, quando realizzai che era ormai sera e che tutti stavano uscendo. Guardando velocemente il mio orologio, mi chiesi dove fosse volata la giornata e visto che erano le sette, decisi di iniziare a ritirare il portatile e di tornare a casa.

Indossando il cappotto, mi diressi verso la mia auto nell'aria fresca di Chicago, quando il mio telefono iniziò a squillare.

Cercando nella borsa, tirai fuori il cellulare controllando velocemente l'ID chiamante e vidi che era il mio migliore amico Luke che, siamo onesti, probabilmente si stava trascinando via da una lunga giornata di lavoro, come me.

Aperta la chiamata, non riuscii a dire una parola prima di lui. "Ti prego, dimmi che andiamo ancora a bere qualcosa stasera. Non crederai a cosa è successo all'appuntamento da cui sono appena tornato".

"Se si tratta di un proprietario che chiedeva lo sfratto di un inquilino perché aveva un animale domestico non approvato che occupava la proprietà, allora immagino che sia abbastanza simile alla mia giornata. Ci vediamo da Gilhooley's tra venti minuti? Sto salendo in macchina adesso".

"No, ma c'è di mezzo un proprietario che ha rinunciato alla gestione perché voleva duecentocinquanta dollari a settimana oltre il valore di mercato. E, come se non bastasse, mi dicono che sono io l'agente di merda per non aver ottenuto l'incarico per loro. Ci vediamo tra venti minuti".

Roteai gli occhi con una risata sommessa; conoscevo fin troppo bene le sfide di un agente immobiliare di Chicago. Mi immisi lentamente nel traffico, dirigendomi verso Gilhooley's per incontrare Luke.

Dopo aver trovato un parcheggio non troppo lontano dal nostro pub preferito, entrai e scrutai velocemente il bar, per scoprire che ero arrivata prima di Luke.

Togliendomi il cappotto, occupai il nostro solito tavolo e mandai un messaggio a Luke per scoprire cosa voleva da bere.

Naturalmente, essendo lui uno che si gode la vita, non rimasi sorpresa quando rispose "Jack Daniels con ghiaccio".

Io e Luke avevamo vissuto insieme negli ultimi due anni, da quando Luke si era unito alla Durham Real Estate nel dipartimento di gestione delle proprietà.

La nostra connessione è stata immediata e la nostra era un'amicizia infrangibile già dall'inizio. Ho aiutato Luke a superare la perdita del suo più grande amore e l'isolamento di non essere accettato.

E in cambio Luke mi ha aiutato a ricostruire la fiducia in me stessa e la mia vita dopo aver trovato il mio fidanzato nel nostro letto con la sua assistente.

Mentre aspettavo l'arrivo di Luke, mi diressi verso il bar per prendere le nostre ordinazioni. "Cosa prendi stasera, Trinity? Il solito?"

"Buonasera, Gary, sì, grazie. Prenderò il solito Margarita e un Jack Daniels con ghiaccio per Luke, grazie". Gary mi invitò a sedermi e disse che me li avrebbe portati a breve.

Lo ringraziai e gli diedi la mancia. Mi girai per tornare al nostro tavolo, senza guardare prima. All'improvviso mi ritrovo faccia a faccia con il petto più largo su cui abbia mai posato gli occhi.

Poggiandovi le mani per stabilizzarmi, non potei fare a meno di sentire la flessione dei forti muscoli sotto i miei polpastrelli e il sottile accenno della sua inebriante colonia.

Troppo velocemente divenni consapevole della presa delle sue forti dita sui miei fianchi nel tentativo di impedire a entrambi di perdere l'equilibrio. Guardai attentamente l'estraneo di cui avevo invaso lo spazio. "Mi dispiace…"

Quando i miei occhi incontrarono i suoi, non potei fare a meno di rimanere ipnotizzata dai meravigliosi oceani verdi che incontrarono il mio sguardo. "Nessun problema, bambola, stai bene? Non ti ho colpito troppo forte, vero?".

"Niente affatto, mi scuso per non aver guardato prima di girarmi. Il mio nome è Trinity, grazie per il salvataggio..." Lo guardai aspettando il suo nome.

"Stephen. Stephen Gotti. È un piacere conoscerti, Trinity".

Improvvisamente, mi resi conto che stavo ancora invadendo lo spazio di quest'uomo possente e feci un passo indietro. Tolsi le mani dal suo petto mascolino, anche se un po' controvoglia.

Stephen sfiorò delicatamente i miei fianchi con le dita mentre toglieva le mani, e sentii la pelle d'oca sulle braccia e un formicolio correre lungo la mia schiena. La voce roca di Stephen mi riportò alla realtà.

"Beh, è stato un piacere conoscerti Trinity, purtroppo ho dei soci d'affari che mi aspettano".

Detto questo, Stephen si spostò in avanti; il suo respiro era un sussurro contro il mio collo, le sue labbra sfioravano appena la pelle sensibile sotto il mio orecchio mentre parlava...

"Ma non preoccuparti, bambola, ti rivedrò molto presto". I suoi denti sfiorarono il guscio del mio orecchio mentre si allontanava, provocandomi la pelle d'oca.

Rimasi fissa sul posto mentre lo guardavo scomparire tra la folla crescente. Sentii il rossore sulla mia pelle salire fino al mio viso.

Chi è quell'uomo?

***

Mi sentivo ancora agitata dal mio incontro con Stephen quando Luke scivolò nel tavolo di fronte a me, prendendo il suo JD e bevendolo in un solo sorso.

Quando mi chiese se volevo un altro drink, quasi mi persi quello che aveva detto. "Eh? Oh, sì, grazie". Luke alzò il sopracciglio chiedendomi se stavo bene. "Certo tesoro, lunga giornata, ma sto molto meglio dopo averti visto".

Mostrai a Luke il mio miglior sorriso e gli feci un occhiolino sfacciato. Luke scivolò fuori dal tavolo, mi diede un rapido bacio sulla guancia e si diresse verso il bar.

Ero concentrata sulla televisione sopra il bar quando sentii come se qualcuno mi stesse guardando. Abbassai lentamente lo sguardo alla mia sinistra e trovai Stephen, seduto ad un tavolo in fondo a sinistra del bar, con due uomini altrettanto affascinanti, immersi nella conversazione.

Mentre gli altri uomini parlavano, notai che lo sguardo di Stephen era fisso su di me, i suoi occhi viaggiavano lungo il mio corpo fino a quando non mi guardò dritto negli occhi.

Mi sentivo in imbarazzo e iniziai a giocare con l'orlo del mio vestito, tirandolo un po' giù prima di girarmi di nuovo sulla sedia, mentre aspettavo il ritorno di Luke. "Cosa ti fa arrossire così tanto? Le tue guance sono rosso fuoco".

"Niente. Stavo solo pensando, scusa tesoro, sono successe tante cose ultimamente".

"Non dirlo a me. Ho ricevuto sei nuove gestioni questa settimana e non siamo ancora arrivati a mercoledì".

Luke continuò a parlare della sua settimana e da qualche parte tra il rapporto sulle condizioni di entrata e quello di uscita mi spensi, scoprendo che la mia attenzione era tornata al profumo di Stephen mentre le sue mani forti afferravano i miei fianchi.

"Non so come hai fatto a fare questo lavoro per così tanto tempo senza perdere la tua sanità mentale. Trinity?"

"Merda! Scusa Luke, sono così distratta stasera".

"C'è qualcosa di cui vuoi parlare?"

"Niente di importante, finiamo queste, prendiamo qualche altra bottiglia da portare a casa e ordiniamo del take away. Voglio solo togliermi questi vestiti e rilassarmi".

"Ragazza, se non ti conoscessi così bene, giurerei che ci stai provando con me". Ridemmo entrambi e finimmo l'ultimo dei nostri drink, prima di prepararci a uscire. Mentre mi alzavo per mettermi il cappotto, mi voltai casualmente a sinistra e notai l'attenzione di Stephen di nuovo rivolta a me. Presi la mia borsa e feci del mio meglio per sembrare indisturbata, mentre io e Luke ci dirigevamo verso l'uscita.

Per fortuna Gilhooley's distava solo dieci minuti di macchina dalla nostra villetta a schiera con tre camere da letto. Arrivando a casa, aprii la porta e mi tolsi i tacchi, sentendo un sollievo immediato ai piedi. "Fammi fare una doccia e togliere questi vestiti, poi ordinerò la cena".

"Va bene tesoro, vuoi che ti versi un drink intanto?"

"Conosci troppo bene le donne. Giuro che è un crimine essere così bello e perfetto come te e poi non essere neanche lontanamente attratto dalle donne".

Luke rilasciò una sonora risata buttando indietro la testa. "Per favore, donna! Sai che fisso quella pesca che hai al posto del culo ogni volta che posso".

Lanciai il cuscino a Luke mentre ondeggiavo i fianchi facendogli un occhiolino impertinente da dietro la spalla. Uscii dal salone, dirigendomi direttamente verso il bagno per una doccia calda e rilassante.

Il resto della notte trascorse tranquillamente con i nostri soliti drink sul divano e la reciproca compagnia, prima di andare a letto.

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