Sesso in auto tra colleghi

Gli occhi di Eli si concentrarono sulle tette di Vera, che si alzavano e abbassavano rapidamente. I suoi capezzoli turgidi risaltavano attraverso la sottile camicetta.

Come se avesse finalmente deciso di cedere alle proprie esigenze, Vera si morse il labbro e se la sbottonò. Ogni centimetro di pelle che rivelava lo colpiva come un martello e lo fece andare più avanti.

Eli si abbassò e le sbottonò i pantaloni prima di strapparglieli dalle gambe, togliendole anche le scarpe in un colpo solo. La sua biancheria intima di pizzo non era adatta a quanto fosse bagnata.

"Eli..." Gemette Vera. "Oh Dio... ho bisogno... ho bisogno..."

L'implorazione senza fiato di Vera gli fece perdere la pazienza ed Eli le strappò le mutandine di pizzo prima di affondare in avanti per assaggiare l'essenza che lo stava facendo impazzire.

Vera strillò e le sue dita si aggrapparono ai suoi capelli, tirandolo contro di sé tanto quanto lui spingeva per avvicinarsi. Eli le leccò la figa e succhiò il clitoride e nel mentre affondò un dito dentro di lei, poi due.

Le cosce di Vera erano come una morsa e lo esortavano a continuare. Le sue dita accelerarono il ritmo mentre la succhiava e sentì Vera contorcersi follemente sopra di lui.

"Eli... Aspetta... Oh mio Dio... OH MIO DIO...!" Vera inarcò la schiena mentre schizzava sul sedile posteriore dell'auto, con le gambe tremanti che cadevano leggermente nello spazio ristretto.

"Hai appena...?"

"Oh mio Dio, credo di aver appena..."

Proprio come una predatrice affamata, le pupille di Vera si dilatarono e afferrò Eli per il colletto, trascinandolo con sé in fondo all'auto. Le sue labbra si scontrarono con quelle di lui in un bacio disordinato, mentre lei si affannava a togliere la camicia a Eli.

Con meno pazienza di quanta ne avesse avuta con la sua, gli strappò la camicia da lavoro e i bottoni volarono per tutta l'auto, mentre Eli si tirava giù i pantaloni e le mutande.

"Cazzo, avremmo dovuto farlo nella mia macchina! È quattro volte più grande della tua!" Eli gemette per la frustrazione.

Vera rise mentre manovrava Eli per farlo sdraiare. "Non credo proprio che tu ti stia lamentando, però".

La replica di Eli si bloccò quando il suo cazzo colpì il fondo della gola di Vera.

Vera gemette con desiderio mentre spingeva la testa verso il basso e prendeva in bocca tutta la lunghezza di Eli.

Eli non riusciva a formulare parole coerenti. Vera gli stava facendo il miglior pompino che avesse mai ricevuto e l'unica cosa che poteva fare era gemere e accettare.

Le avvolse i capelli intorno al pugno e la incoraggiò a succhiargli di più il cazzo con piccole spinte dei suoi fianchi. La sua testa colpì il sedile con un tonfo sommesso.

A ogni movimento della testa, la lingua di lei usciva e gli leccava la base del cazzo. Eli si stava avvicinando all'orgasmo e tirò i capelli di Vera per fermarla.

Eli si alzò a sedere nello stesso momento in cui Vera si mise a cavalcioni su di lui.

Non c'era una sola possibilità che qualcuno potesse avvicinarsi all'auto e vederli. L'oscillazione e i finestrini appannati sarebbero stati comunque un chiaro indizio.

Eli tirò il collo di Vera e le diede un altro bacio sulle labbra, proprio mentre lei si apriva per accoglierlo tutto.

I loro gemiti riempirono l'auto e Vera si chinò in avanti, mettendo le tette in faccia a Eli mentre lo scopava. La presa di Eli si strinse sui suoi fianchi. Ogni volta che lei si sollevava, lui la sbatteva di nuovo su di lui.

"Eli! Oh, ohhhh, ohhhhhh!" Vera urlò in estasi mentre veniva.

Eli le avvolse le braccia intorno alla vita e spinse vigorosamente finché non fu sul punto di venire anche lui. Poi si tirò fuori e venne sul ventre di lei, con la testa che gli cadeva all'indietro colpendo il sedile.

Il dondolio del veicolo finalmente cessò e solo i loro respiri affannosi riempirono l'auto silenziosa.

Vera si appoggiò ai sedili, ancora a cavallo di Eli, e lo guardò dritto negli occhi. "Credo che ora non dovrei più sentirmi in imbarazzo se ti chiedessi di uscire a cena, vero?"