Keily 2 - Appuntamento con il bullo - Copertina

Keily 2 - Appuntamento con il bullo

Manjari

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18+

Summary

"Non so perché lui esca con una vacca grassa come te, ma rimedierò".

Alzai lo sguardo verso il mio aguzzino, mentre le lacrime mi appannavano gli occhi. Potevo superare tutto questo. James ne valeva la pena.

Keily e James non potevano essere più felici. Erano fatti l'uno per l'altra, nel corpo e nell'anima. Ma riemersi nemici dispettosi e vecchie paure, il resto del mondo sembrava non essere d'accordo.

Riusciranno Keily e James a sopravvivere all'ultimo anno di liceo o la loro relazione sarà destinata a fallire?

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32 Chapters

Capitolo 1

L'aria era frizzante, con un accenno di fiocchi di neve, mentre io e James passeggiavamo per il festival di Natale. Le luci scintillanti danzavano sopra di noi, proiettando una luce calda su tutto ciò che ci circondava.

Era uno di quei momenti in cui non si poteva fare a meno di sentirsi gratificati dalla stagione e dalla compagnia in cui ci si trovava: e io ero in ottima compagnia.

Mentre passeggiavamo tra le bancarelle, non potevo fare a meno di pensare a tutto quello che avevamo passato. Sembrava trascorsa una vita da quando io e James ci scannavamo a vicenda, bisticciando in continuazione e provocando il caos ovunque andassimo.

Gli ero piaciuta fin dall'inizio, anche se non lo sapevo: le mie insicurezze mi avevano fatto credere che un bel ragazzo come lui non mi avrebbe mai voluta. E il fatto che non fosse in grado di dimostrarmi i suoi sentimenti non faceva che peggiorare le cose.

Invece di rivelarmi che gli piacevo, mi diceva cose cattive per attirare la mia attenzione. Commentava il mio peso e mi dava nomignoli.

Aveva ottenuto la mia attenzione, certo. Ma anche il mio odio.

Poi era arrivata quella fatidica notte in cui tutto era cambiato. Quattro uomini avevano deciso di fare di me e James i loro obiettivi e ci avevano attaccati. Nel caos, James mi aveva fatto da scudo, subendo il peso dell'aggressione per difendermi.

Alla fine eravamo riusciti ad avere la meglio, anche se ne eravamo usciti feriti, e quegli uomini erano finiti in prigione: i genitori di James se ne erano assicurati.

Una cosa positiva era emersa da quella notte, però: il bullismo di James era completamente cessato. Mi aveva confessato il suo amore e io avevo fatto altrettanto.

Ed eravamo diventati ufficialmente una coppia.

Da quando stavamo insieme, James era diventato una persona completamente diversa. Era passato dall'essere il mio incubo peggiore a qualcuno che c'era sempre quando ne avevo bisogno: era passato dall'abbattermi all'edificarmi. Dall'essere sempre arrabbiato a ridere sempre. E la sua risata era il suono più bello che avessi mai sentito.

Lo guardai col sorriso sulle labbra, mentre ammirava le decorazioni natalizie con una meraviglia infantile. Erano i momenti come questi che mi facevano capire quanto fossi fortunata ad averlo al mio fianco.

La nostra giornata era stata piena di risate e di gioia. Ci eravamo immersi nelle attività festive, avevamo sorseggiato una cioccolata calda fumante, lasciando che il calore ci penetrasse nelle ossa mentre guardavamo il mondo passarci davanti.

Poi avevamo fatto dei pupazzi di neve, gareggiando in creatività e cercando di superarci a vicenda con idee stravaganti. Comunque, alla fine, aveva vinto lui.

I dettagli intricati delle sculture di ghiaccio ci avevano ipnotizzati: riflettevano le luci scintillanti in modo così magico!

Eravamo rimasti meravigliati dell'abilità degli artisti che avevano realizzato delle creazioni così belle.

Ma forse il momento più importante della giornata era stato il giro in slitta: ci eravamo saliti sopra con l'impazienza e l'ansia a ribollirci nel petto. Poi avevamo attraversato il paesaggio innevato con il vento che ci sferzava il viso, facendoci scorrere brividi d'eccitazione lungo la schiena.

In un momento di pura ilarità la nostra slitta aveva anche deviato dalla rotta, facendoci andare a schiantare contro un mucchio di neve soffice. Ci eravamo rovesciati l'una sull'altro, ridendo in modo incontrollato.

I fiocchi freddi ci erano penetrati nei vestiti, ma non ci importava: il calore delle nostre risate scioglieva ogni disagio.

Ero atterrata sopra James e la mia risata era cessata bruscamente, sostituita da un'improvvisa ondata di autoconsapevolezza.

Non riuscivo a togliermi di dosso il pensiero assillante che potessi essere troppo pesante per lui e che il mio peso lo stesse schiacciando. Ma, prima che potessi esprimere le mie preoccupazioni, James mi aveva guardata con gli occhi pieni di calore e di adorazione.

"Sei bellissima, Keily", aveva sussurrato. E le sue parole avevano sciolto le mie insicurezze come neve al sole, poi le sue mani mi avevano cullato delicatamente il viso mentre si chinava su di me: le sue labbra si erano posate sulle mie in un bacio tenero, che mi aveva fatto ribollire il sangue nelle vene.

In quel momento il mondo intorno a noi era svanito, lasciandoci soli sotto il sussurro dei fiocchi di neve che ci cadevano delicatamente addosso. Il bacio si era approfondito, diventando sempre più intimo e intenso, mentre ci perdevamo l'uno nell'abbraccio dell'altro.

Ma proprio quando la situazione stava per sfuggirci di mano, avevamo sentito qualcuno schiarirsi la gola.

Ci eravamo interrotti per vedere chi fosse: i nostri amici.

Addison, mia cugina, stava battendo un piede sulla neve fingendo impazienza. Ma sul suo volto c'era un gran sorriso, che mi diceva che non era davvero irritata.

Era felice di vedermi felice.

Tuttavia, non potevo fare a meno di provare una sensazione di autoconsapevolezza al pensiero che avessero appena assistito a un nostro momento di intimità: certo, ci avevano già visto baciarci, ma non mi avevano mai vista seduta su di lui.

Gli occhi di Sadhvi, accanto ad Addison, scintillarono con malizia. Lola e Matt, l'incarnazione di una coppia perfetta, si scambiarono uno sguardo che sembrava dire: "Non in pubblico!"

Strano, avrei potuto dire la stessa cosa di loro.

Poi Lucas attirò la mia attenzione. Era in piedi, da solo, e io non potei fare a meno di provare una sorta di senso di colpa al ricordo della sua passata relazione con Myra, la sua ex ragazza: avrei voluto che entrambi superassero la loro testardaggine e facessero pace.

Speravo che Lucas non si sentisse troppo a disagio nell'assistere alla nostra dimostrazione di affetto.

All'improvviso la realtà della nostra pomiciata pubblica mi colpì come una tonnellata di mattoni: mi staccai da James, con le guance che bruciavano per l'imbarazzo, realizzando d'essere stati appena colti in flagrante dai nostri amici.

Come avevo potuto dimenticare dove eravamo?

"Scusate, ragazzi", borbottai, con la voce appena superiore a un sussurro, mentre cercavo di ricompormi. James allungò una mano e il suo tocco mi tranquillizzò: mi stava rivolgendo un sorriso rassicurante.

"Adesso non cominciare a scusarti!" Disse Addison. "Vi abbiamo visti ficcarvi la lingua in gola un milione di volte!"

Era vero, ma questo era diverso: non avevano mai visto il mio corpo di balena sopra quello di James. Non avevano mai visto come il mio strato di grasso lo avvolgesse.

Alla fine James si alzò in piedi e mi diede un bacio veloce sulla guancia. Non era affatto come la sessione di pomiciate disperate che avevamo appena avuto.

Questo bacio sembrava dire: "andrà tutto bene".

Presi un respiro profondo e mi alzai a mia volta. Mi augurai che il mio rossore svanisse il più in fretta possibile e mi unii al resto del gruppo. Nonostante il mio imbarazzo persistente, mi confortava sapere che i nostri amici ci accettassero per quello che eravamo, difetti e tutto il resto.

"Prendiamo una cioccolata calda", disse Addison.

Non risposi che sia io che James ne avevamo già bevuta un po'. Era così freddo… e una seconda tazza sarebbe stata deliziosa. Tuttavia, sentivo che sarei stata giudicata se ne avessi bevuta un'altra.

"È un'ottima idea", disse James, sorridendo.

Mentre guardavo James insieme ai nostri amici, una familiare valanga di dubbi su me stessa mi travolse: si stavano tutti segretamente chiedendo cosa vedesse in me?

Pensavano che fossi davvero all'altezza di uno come lui?

Sapevo quanto fosse sciocco lasciare che dei pensieri del genere mi consumassero, soprattutto in quel momento, circondati dalla magia del Natale, ma per quanto mi sforzassi non riuscivo mai a liberarmi completamente delle mie insicurezze.

Lanciai un'occhiata a James: il sorriso gli illuminava il volto mentre chiacchierava con Addison e gli altri. Sembrava così a suo agio, così sicuro di sé e di noi.

Era una delle cose che amavo di più di lui: il modo in cui era sempre così sicuro di ciò che voleva.

Ma poi c'ero io, che mettevo costantemente in discussione tutto, soprattutto quando si trattava della nostra relazione. Non potevo fare a meno di chiedermi se lo stessi trattenendo, se non fossi all'altezza di stargli accanto.

Come se percepisse il mio turbamento interiore, James allungò la mano e prese la mia. Il suo tocco mi riportò con i piedi per terra.

"Mi metto in fila io", si offrì.

"Va bene", gli risposi. "Ma vengo con te".

Non volevo separarmi da lui, nemmeno per un breve periodo. Forse era un po' troppo, ma lo erano anche i sentimenti che provavo per lui.

"Voi due siete incollati l'uno all'altro", ci stuzzicò Lucas.

"Puoi stare in disparte a guardare", lo prese in giro James. "Ti offro una cioccolata calda".

"E rischiare che tu ne beva metà prima ancora di darmela? No grazie!" Lucas sghignazzò e si mise rapidamente in fila.

James rise, mentre Addison e Sadhvi si mettevano in fila, seguiti da Matt e Lola.

Io e James ci unimmo per ultimi.

"Oggi offro io", disse Addison a Sadhvi.

"Non è necessario", le rispose Sadhvi.

"Insisto", la incalzò Addison.

Era una ragazza che sapeva cosa voleva e come ottenerlo. Non lasciava che la gente le dicesse cosa fare o che la comandasse a bacchetta.

Era una leader naturale. "Va bene", cedette Sadhvi.

Un'altra coppia si unì alla fila dietro me e James.

Studiai la ragazza: aveva un aspetto elegante e ordinato, con la sciarpa e la giacca ben aderenti. Proiettava un'immagine di sicurezza e grazia. Il suo fidanzato, altrettanto affascinante, le stava in piedi accanto.

Emanava fascino e carisma. Erano proprio una bella coppia.

Quando invece abbassai lo sguardo su di me diventai improvvisamente iper consapevole del mio aspetto: le mie guance arrossirono quando feci un confronto con la ragazza. La sua figura snella e il suo fisico tonico erano in netto contrasto con il mio, rotondo e flaccido.

Non potevo fare a meno di sentirmi in imbarazzo per le differenze che trovavo tra di noi. Lei e il suo ragazzo stavano così bene insieme...

E io e James stavamo bene insieme?

Osservai James al mio fianco. Stava prendendo in giro Matt in modo scherzoso e umoristico.

"I baffi che otterrai dalla schiuma della cioccolata calda sono gli unici che avrai nella tua vita", gli disse.

"Col cavolo!" Replicò Matt a voce alta.

"Tanto i peli sul viso non piacciono a nessuno!" Intervenne Lola.

Matt la fulminò con lo sguardo: "Oh, quindi sei d'accordo con lui".

"Beh..." Disse Lola.

Scoppiarono tutti a ridere all'unisono. Avrei riso anch'io, se non fossi stata così distratta dalla bella coppia alle nostre spalle.

Li guardai per l'ennesima volta: si tenevano per mano, sembravano perfetti.

Abbassai lo sguardo sulle mie dita intrecciate a quelle di James: noi due non sembravamo per nulla perfetti.

Acquistammo finalmente la nostra cioccolata calda e ci allontanammo dallo stand. Malgrado ci provassi, non riuscivo più a togliermi dalla testa l'immagine di quella coppia attraente.

Ignaro di tutti questi pensieri che mi tormentavano, James mi rimaneva sempre al fianco. I suoi tocchi rassicuranti e i suoi sguardi comprensivi parlavano chiaro, ricordandomi che non dovevo affrontare le mie insicurezze da sola.

Quando infine arrivò il momento di salutare i nostri amici e tornare a casa, mi preparai ad andarmene, rassegnata al fatto che le mie insicurezze avessero ancora una volta macchiato quella che avrebbe dovuto essere un'occasione di gioia.

Tuttavia, James aveva altri piani.

"Vieni a casa con me", mi disse, invece di salutarmi. Mi prese la mano e mi sussurrò all'orecchio: "ho una sorpresa per te".

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