Eclissi - Copertina

Eclissi

Kelsie Tate

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Chapter
15
Age Rating
18+

Summary

Rimasta orfana in giovane età, Maya è affidata alle cure del branco Aurora, una tranquilla comunità di agricoltori. Ha pochi amici e sogna di trovare l'amore. Il giorno del suo ventunesimo compleanno, incontra il suo compagno, ma viene crudelmente respinta. Un incontro inaspettato le offre una seconda possibilità quando l'alfa Navaar, guerriero incallito, fa visita al suo branco. Trasferitasi nel branco Eclissi, Maya scopre un modo diverso di vivere, ma lotta contro la distanza che il suo nuovo compagno pone tra loro. Quando si verifica una disputa ai confini, Maya e Navaar riusciranno mettere da parte le loro differenze e aiutarsi a vicenda, realizzando il desiderio di Maya di vivere in una casa amorevole?

Età: 18+

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20 Chapters

Capitolo 1

MAYA

Ogni volta che chiudevo gli occhi, c'era un momento che immaginavo: io, circondata dai miei cari.

Il mio compagno e i miei figli uniti nell'amore.

Una casa, una famiglia.

Era tutto ciò che desideravo. Come orfana del branco, tutto ciò che avevo sempre voluto era un posto a cui appartenere veramente.

Mi sdraiai a letto, immaginando il futuro che speravo fosse finalmente a portata di mano. Quando la sveglia suonò a mezzanotte, sorrisi.

"Buon compleanno", sussurrai a me stessa e alla mia lupa.

"Buon compleanno, Maya~",~ rispose nella mia testa la mia lupa, Aspen.

Chiusi gli occhi e mi rigirai su me stessa, addormentandomi per qualche altra ora, sapendo che era il mio ventunesimo compleanno e che quindi avrei potuto trovare un compagno e la casa che desideravo da tempo.

***

Mi alzai dal letto alle sei e mi vestii con i miei semplici abiti per la giornata di lavoro che mi aspettava.

Nel branco Aurora ci si aspettava che tutti facessero la loro parte. Poiché si trattava di una comunità di agricoltori, la maggior parte di noi lavorava nei campi, piantando e raccogliendo e prendendosi cura dei raccolti e del bestiame.

Io ero uno degli sfortunati membri del branco che aveva il piacere di lavorare nei campi.

Avevamo novecento acri in mezzo al nulla dove allevavamo bovini, polli e maiali per la carne, oltre a coltivare la maggior parte del terreno.

Il nostro branco forniva il cibo alla maggior parte dei branchi circostanti, guadagnandoci così protezione e aiuto quando ne avevamo bisogno, anche se non si era mai creata la necessità. Nessuno aveva mai attaccato prima il branco Aurora.

Eravamo un branco pacifico che non creava mai problemi e gli altri branchi non osavano disturbarci. Pensavano solamente che fossimo strani e non volevano rischiare di perdere le loro scorte di cibo.

Uscii dalla mia stanza nella casa principale del branco e andai in cucina per fare colazione.

"Buongiorno, Maya", mi disse luna Haven sorridendo calorosamente mentre mi porgeva un piatto.

"Buongiorno, luna", risposi con un sorriso e un leggero inchino della testa. Mi avvicinai a un tavolo e mi sedetti da sola.

C'erano solo altri due membri del branco che mi prestavano attenzione e non sembravano essere ancora arrivati.

"Ehi, Maya!" Gavin urlò mentre attraversava la sala da pranzo per raggiungermi. Si sedette sorridendo. "Buon compleanno".

Abbassai lo sguardo mentre spingeva un piccolo regalo incartato sul tavolo.

"Non avresti dovuto!" Dissi aprendolo e trovando delle scarpe nuove.

Abbassai lo sguardo sugli scarponi da lavoro logori che indossavo prima di sorridergli. "Grazie", risposi prima di guardarmi intorno. "Dov'è Penelope?"

Alzò gli occhi al cielo. "Si sta sistemando i capelli o il trucco o qualcosa del genere".

Ridacchiai quando vidi Penelope arrivare alle sue spalle con un'occhiataccia prima di dargli uno schiaffo sulla testa. Gavin e Penelope erano gemelli ed erano i miei migliori amici. I miei unici amici, a essere sinceri.

"Buon compleanno, Maya". Ammiccò mentre si sedeva accanto al fratello. Si avvicinò. "Inoltre, avete notato che la nostra luna sembra eccezionalmente strafatta stamattina?"

Imitò l'inchino della luna e il "buongiorno", guadagnandosi una risata da parte di tutti noi.

"È sempre stata un po' hippy", risposi.

"Sì, ma stamattina direi che è extra organica". Gavin ridacchiò.

Penelope si guardò intorno nella sala da pranzo. "Allora, scommettiamo su chi è il tuo compagno?"

Mi misi a ridere mentre Gavin e Penelope iniziavano a indicare i lupi più attraenti del branco, facendo ipotesi sul fatto che fossero adatti per me. Sorrisi ai miei amici, felice di avere il loro amore.

I miei genitori erano morti quando ero solo una cucciola, lasciandomi sola. Ero stata accolta e cresciuta nella casa del branco, senza avere una vera famiglia.

Non mi ero mai sentita trascurata, ma non avevo nemmeno mai avuto la sensazione di qualcuno che si prendesse veramente cura di me. Avevo dovuto crescere in fretta. Anche se ero nata gamma, non venivo molto considerata visto che ero un'orfana. A nessuno importava davvero fino a quando non avevo incontrato Penelope e Gavin.

"Dovremmo uscire", disse Penelope prima di alzarsi dal tavolo.

Io sospirai. "Un'altra giornata nei campi".

Penelope e Gavin, in quanto lupi nati beta, avrebbero potuto scegliere il loro lavoro all'interno del branco, ma scelsero di lavorare nei campi con me, sostenendo di non voler rimanere intrappolati in casa tutto il giorno.

Uscimmo per ricevere i nostri incarichi per la giornata. Lavorammo duramente per tutta la mattina, fermandoci infine a mezzogiorno per una pausa.

Ci sedemmo di nuovo nella sala da pranzo e mangiammo tranquillamente, sporchi e stanchi per il duro lavoro.

"Gavin, Penelope, la mamma ha bisogno di voi di sopra", disse il fratello maggiore Chase avvicinandosi al tavolo.

Gavin emise un gemito, lamentandosi di doversi scomodare mentre si alzava. Guardai Chase con un sorriso.

Sembrava proprio come i suoi fratelli minori, bello e forte grazie agli anni di addestramento come beta. Non mi prestava molta attenzione, come il resto del branco, ma era sempre gentile quando parlavamo.

Abbassò lo sguardo con un piccolo sorriso. "Oh, ehi, Maya..." Si interruppe quando i nostri occhi si incontrarono.

Aspen stava girando in tondo nella mia testa, ululando come una pazza. "Compagno! L'abbiamo trovato!"

I miei sensi vennero rapiti da un fortissimo profumo di salvia e lo fissai scioccata, completamente senza parole.

"Oh mio Dio..." sussurrò Penelope quando si rese conto di quello che era appena successo.

Chase distolse lo sguardo e guardò sua sorella. "Che succede?"

Gavin rise. "Voi due? È fantastico!"

Chase scosse la testa. "Vai di sopra prima che la mamma si arrabbi". Si allontanò frustrato, mentre io rimasi congelata al mio posto.

"Aspetta... perché se ne sta andando?" ~Aspen sussurrò.

"Non ne sono sicura",~ pensai mentre lo guardavo uscire dalla sala da pranzo. Mi alzai per seguirlo, ma la campanella del lavoro suonò e mi lasciai sfuggire uno sbuffo. ~"~Lo vedremo più tardi..."~

Tornai nel campo per il resto della giornata, lavorando sodo al raccolto.

Un'ora prima dell'ora di cena, venimmo rilasciati e io presi un lungo respiro mentre percorrevo il lungo corridoio fino alla fine, dove si trovava la mia stanza.

Aprii la porta, con gli occhi stanchi e la pelle ricoperta da uno strato di sporcizia.

Mi feci una doccia prima di andare a cena, sperando di rivedere Chase.

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