La saga di Emma - Copertina

La saga di Emma

C. Wright

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Chapter
15
Age Rating
18+

Summary

Emma Taylor ha appena lasciato l'università ed è pronta a mettersi in gioco. È stanca di essere vergine e ancor più stanca di essere considerata una ragazza facile. Diablo è temuto da tutti quelli che lo conoscono e, in quanto gangster di alto livello, è abituato a ottenere ciò che vuole. A quanto pare, ciò che vuole ora è Emma. Diablo riuscirà a cambiarla o sarà lei a cambiare lui?

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Il giorno della laurea

Libro Uno: Diablo & Emma

DIABLO

Diablo non è dell'umore giusto per le stronzate di nessuno. Ha dormito da schifo, ma che altro c'è di nuovo?

La rossa che si lascia alle spalle (si rifiuta di lasciare che qualcuno dorma con lui o vada a casa con lui) nelle prime ore del mattino è assolutamente una merda a letto e lui vuole uscire da lì il prima possibile.

Ha delle riunioni importanti quel giorno e ha davvero bisogno di prepararsi e dormire. Come al solito, il sonno gli sfugge e finisce per lavorare fino alle cinque, prima di andare alla palestra situata nel suo condominio - per comodità, ovviamente.

Almeno lì trova qualcuno con cui sfogare un po' la tensione.

EMMA

Emma. Bella, inconsapevole Emma. Il sonno proprio non arriva.

Ha un importante colloquio di lavoro al mattino, ma la sua amica Carly è stata fuori a festeggiare tutta la notte e ha portato la festa nel loro appartamento, rendendole assolutamente impossibile dormire.

***

Se le bravate di Carly mi fanno andare storta un'altra cosa, le farò pagare le pene dell'inferno. Sono una donna di ventitré anni che non riesce a decidere se essere euforica o triste. Oggi è uno dei giorni migliori e peggiori della mia vita.

È un enorme risultato, per me. Ho lavorato molto duramente per questo e nel mentre ho rinunciato a tanto.

Sono una delle poche studentesse che oggi prendono una doppia laurea alla NYU. Una triennale combinata con una magistrale in Ragioneria, e i miei genitori non saranno qui a vederlo.

C'est la vie.

Mi vesto con dei semplici pantaloni neri, una camicetta bianca e le scarpe nere basse, il trucco al minimo.

I lunghi capelli neri mi scendono sulla schiena con qualche ricciolo qua e là che quasi mi arriva al sedere.

A volte ho voglia di tagliarli perché acconciarli è davvero irritante, ma Carly, la mia migliore amica, continua a dire che sono la mia caratteristica migliore.

Io e Carly ci siamo conosciute al college. Ha la mia età e oggi si sta laureando per il rotto della cuffia. Ama assolutamente le feste e odia studiare.

I suoi genitori sono super ricchi. Dio solo sa cosa fanno, ma qualsiasi cosa lei chieda, la ottiene.

Qualsiasi cosa Carly faccia, la fa con grande gusto. Sia che si tratti di fare festa o di scegliere i vestiti giusti, accidenti, ci becca sempre. Oggi non è da meno.

È vestita in un elegante e cortissimo abito da cocktail nero con tacchi altissimi. Come sempre, non appena si toglierà la toga di laurea, tutti gli occhi degli uomini saranno su di lei.

Sembro un'amica molto gelosa, ma non lo sono davvero. So di avere carisma, o così mi è stato detto, ma Carly? Lei fa girare la testa.

"Carly, dobbiamo andare. Faremo tardi alla nostra laurea, per l'amor del cielo".

"Arrivo, B".

Aveva deciso di chiamarmi bitch, stronzetta snob, da quando ci siamo conosciute, poi aveva deciso che fosse troppo lungo da pronunciare ogni volta che mi parlava. Quindi ora sono B.

Abbreviazione di bitch, stronza. Detto con amore, naturalmente. O così mi dice lei.

Prendiamo le nostre borse, cappelli e abiti e corriamo verso la sua BMW M3 nera.

"Accelera, Carly! Faremo tardi!"

Carly non ha bisogno che glielo si dica due volte. Guida sempre come una pazza e di solito la sgrido come una mamma chioccia, ma oggi non voglio perdermi niente.

Alla cerimonia incontreremo i nostri amici Rick, Cody, Mario e Cashè, l'attuale scopamico di Carly. Abbiamo deciso da tempo che è meglio avere soprattutto amici maschi.

Cosa posso dire? Le donne sanno essere stronze, a volte. Siamo piene di drammi e pugnaliamo alle spalle se qualcosa non va a modo nostro. Carly è abbastanza impertinente come dieci donne messe insieme e la sua aura urla sicurezza di sé.

So che suona in maniera ipocrita, detto da una piccola perbenista come me, ma la nostra piccola cricca funziona come una macchina ben oliata. Se uno dei ragazzi incontra qualcuno, finché dura ci comportiamo in maniera educata, ma non dura mai a lungo.

Diciamo solo che sono tutti dei donnaioli e sia io che Carly siamo dovute intervenire in più di un'occasione come finta "nuova" fidanzata per aiutare i ragazzi a liberarsi di alcune cozze. Scopale e lasciale: questo è il loro motto.

Durante il tragitto verso la cerimonia, Carly decide di ritoccarsi il trucco come al solito, sbandando a destra e a sinistra lungo la strada. Per fortuna, ormai ci sono abituata.

I venti minuti di macchina sembrano un'ora e lei ci uccide per quasi due volte prima di arrivare finalmente al campus.

La cerimonia sta per iniziare e né io né Carly riusciamo a trovare i ragazzi, così decidiamo di prendere posto e d'incontrarli dopo.

Abbiamo in programma di ritrovarci al nostro condominio alle sei del pomeriggio per bere e fare uno spuntino prima di andare in un club a festeggiare la nostra laurea.

Odio le feste, figuriamoci i club.

Posso contare sulle dita d'una mano il numero di volte che ho fatto festa e sono andata in discoteca, destreggiandomi tra una doppia laurea, un lavoro part-time e tutto il resto.

Nel profondo so che queste erano solo scuse per stare a casa a studiare.

Sono così immersa nei miei pensieri che quasi non sento chiamare il mio nome.

"Emma Taylor, doppia laurea in Ragioneria".

Fermo le parole in uscita dalla bocca del Cancelliere perché odio qualsiasi forma di attenzione su di me.

Salgo sul palco, afferro i miei diplomi e mi precipito fuori.

Carly, al contrario, si assicura che tutti gli occhi siano su di lei e ostenta la sua impeccabile bellezza.

Ci incontriamo alla sua BMW dopo la cerimonia e urliamo entusiaste di esserci finalmente laureate, poi saliamo sulla macchina e ci dirigiamo al centro commerciale, per andare a comprare i vestiti per stasera.

Sarà una giornata lunghissima. Detesto lo shopping più di andare per locali.

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