Corri - Copertina

Corri

Kelsie Tate

0
Views
2.3k
Chapter
15
Age Rating
18+

Summary

Dopo cinque anni di tentativi di salvarsi da un compagno sempre più pericoloso, l'unica speranza di Summer è quella di rifiutare il legame di accoppiamento e fuggire. Una serie di incidenti ravvicinati la porta al Branco della Luna di Sangue, dove è attratta da Gage, un alfa dal cuore tenero ma cupo. Quando Gage le propone di diventare compagni, Summer esita: la paura e il dubbio che hanno segnato il suo passato potrebbero impedirle di essere una buona luna? Non sa che Gage ha un passato tutto suo... e che potrebbero essere la migliore occasione di futuro l'uno per l'altra.

Età: 16+

Visualizza altro

19 Chapters

Capitolo 1

SUMMER

Corri e basta.

Si mise a correre attraverso il bosco, con il cuore che le batteva forte in petto mentre si spingeva verso il confine.

"Possiamo farcela", sussurrò mentre si avvicinava al confine, cercando di non illudersi, sapendo che avrebbe potuto essere catturata di nuovo come era successo le altre due volte.

"Corri e basta", si ripeté, spingendosi in avanti nonostante la stanchezza stesse iniziando a prevalere.

Siamo quasi arrivate! La sua lupa le urlò nella mente mentre correvano più velocemente.

Il suo cuore batté con forza nel suo petto, tutto il suo corpo si infiammò di adrenalina e speranza mentre attraversava il confine della casa del branco, rifiutandosi di fermarsi finché non fosse morta per la stanchezza o finché non si fosse allontanata abbastanza da non essere più ritrovata.

A quel punto le sarebbero andate bene entrambe le possibilità.

***

"TI PIACE TUTTO QUESTO? PERCHÉ CONTINUI A COSTRINGERMI A FARLO?"

Todd torreggiò su di lei, con il volto paonazzo mentre la sua rabbia continuava a crescere.

Summer si sedette sul pavimento, con la mano che le cullava lo stomaco mentre il dolore dei suoi colpi iniziò a farsi sentire.

Ancora una volta aveva sostenuto che lei lo avesse messo in imbarazzo. La colpì ancora e ancora.

Quando si erano incontrati, cinque anni prima, si era innamorata di lui subito. Era stato così dolce e carismatico con lei. L'aveva amata, ai tempi.

La prima volta che l'aveva picchiata, era rimasta così scioccata che per un po' si era voluta convincere che non fosse successo davvero.

Il suo compagno non le avrebbe mai fatto del male, soprattutto di proposito. Doveva essere destinato ad amarla e a proteggerla, come lei amava lui.

Ma poi l'aveva fatto di nuovo. Più volte.

Si strinse di più lo stomaco quando lui si mise sopra di lei. Sentì la sua lupa ringhiare nell'angolo posteriore della sua mente.

Freya voleva uscire, voleva ridurre in poltiglia quel misero essere che si faceva chiamare "uomo". Voleva strappargli quelle orribili mani per potersene cibare.

Ma Todd era più grande e più forte.

La seconda volta che l'aveva picchiata, Freya aveva resistito e si era messa da parte, sperando di proteggerla. Quella notte lui aveva finito per picchiarla così forte che lei non era riuscita a camminare per due giorni.

Aveva perso il conto di quante ossa le aveva rotto e di quanti lividi aveva dovuto nascondere.

Non che nessuno se ne fosse mai accorto o se ne fosse mai preoccupato.

"PUTTANA! COME PENSI CHE MI FACCIA APPARIRE QUANDO TI AVVICINI A UN ALTRO LUPO!? HMM? COSA HAI DA DIRE A RIGUARDO, EH?"

"Io..." Balbettò lei a bassa voce. "Mi dispiace. Non è così, te lo assicuro".

"Stai dicendo che mi sbaglio? Che non ho visto quello che ho visto?" Ribatté lui cupo.

"No, mi dispiace. Non volevo... Non stavo..."

Summer non sapeva cosa dire. Sapeva di non averci provato con quell'uomo. Lui le aveva fatto una domanda e avevano intrattenuto una conversazione amichevole mentre erano in fila ad attendere la cena.

Si sentì avvampare quando Todd si avvicinò al suo viso, con i suoi occhi azzurri e freddi come l'acciaio che bruciavano di rabbia, mentre la sua grande mano stringeva una manciata dei suoi lunghi capelli castani.

Le sue urla risuonarono forti nelle sue orecchie mentre lei si sentì dire ancora una volta quanto fosse inutile e quanto fosse orribile come compagna.

Dopo aver sfogato la sua furia, lui si allontanò, lasciando Summer accasciata sul pavimento del salotto.

Summer prese un respiro affannoso, mugolando tra le mani per evitare che lui si arrabbiasse di nuovo per le sue grida.

Non possiamo più sopportare tutto questo, dobbiamo andarcene da qui, sussurrò con rabbia Freya nella sua mente.

"Non possiamo... ci troverà di nuovo. Ci cattura sempre. Non abbiamo un posto dove andare".

Uno di questi giorni finirà per ucciderci... dobbiamo almeno provarci...

Summer sapeva che aveva ragione. Sarebbe stata solo questione di tempo.

La sua mente ritornò ai ricordi dell'ultima volta che aveva tentato di scappare. Era quasi riuscita a uscire dal confine prima che lui la prendesse.

Aveva finito per picchiarla proprio in mezzo al bosco e l'aveva praticamente trascinata a casa.

Fu riportata al presente quando sentì Todd uscire dalla camera da letto, con passi lenti che si fermarono alla fine del corridoio. Si appoggiò al muro e la fissò.

"Mi dispiace, tesoro".

Summer fece un respiro profondo, il dolore allo stomaco cominciò finalmente a diminuire. Lo guardò con un sorriso: "Lo so".

Lui si passò una mano tra i capelli con un sospiro e fece un passo avanti. "È solo che... non sai cosa mi fai. A volte mi arrabbio così tanto".

Tutte le volte… Freya brontolò nella sua mente.

"Lo so".

"Lo sai? È tutto quello che sai dire?" Disse lui a voce alta mentre la sua rabbia cominciò a riaffiorare.

"No", balbettò Summer, indietreggiando mentre lui faceva un passo avanti.

"Volevo solo dire che so di averti fatto arrabbiare... mi dispiace. È stata tutta colpa mia oggi. Non avrei dovuto essere così negligente. Hai ragione".

Todd si fermò per un attimo e Summer capì che stava cercando di decidere se voleva lasciar perdere. Sperò che le sue pietose scuse fossero sufficienti.

Si alzò lentamente, afferrando il divano mentre si raddrizzava.

Todd si avvicinò e le sue mani ruvide le afferrarono delicatamente le braccia.

Le baciò la guancia e tutto il corpo di Summer si ritrasse. Lei rimase immobile, irrigidendosi al suo tocco. Lui le baciò di nuovo la guancia con dolcezza.

"Ti amo".

"Anch'io ti amo", sussurrò lei, inspirando bruscamente quando lui si allontanò rapidamente, con tutto il corpo in tensione.

Quella notte rimase sveglia nel letto con la mente in totale confusione mentre cercava di pensare a un modo per fuggire. A un modo per essere finalmente libera.

Potremmo sempre ucciderlo. In questo momento sta dormendo, completamente indifeso, Freya brontolò.

Sorrise al coraggio della sua lupa. "Conoscendo Todd, si sveglierà non appena ci proverò", rispose nella sua mente.

La mente di Summer si schiarì improvvisamente e decise in quel momento di volersene andare per davvero.

Sapeva che non sarebbe stata in grado di riprovarci, quindi il suo piano avrebbe dovuto essere a prova di idiota o sarebbe morta nel tentativo di andarsene. Perché non ci sarebbe stato modo di tornare indietro.

Mentre giaceva nell'oscurità accanto al suo peggior incubo, riuscì finalmente a mettere a punto il suo piano.

Avrebbe solo dovuto attendere il momento giusto.

"Tutto ciò di cui abbiamo bisogno è che le stelle si allineino, che il destino sia finalmente dalla nostra parte... a quel punto, credo che riusciremo a scappare da qui", sussurrò alla sua lupa.

Freya sorrise nella sua mente, pronta a cogliere l'occasione per liberarsi e per essere finalmente al sicuro. Questa volta funzionerà. Questa volta non ci troverà più...

"Questa volta funzionerà", le fece eco.

Capitolo successivo
Valutato 4.4 su 5 sull'App Store
82.5K Ratings
Galatea logo

Libri illimitati, esperienze coinvolgenti.

Facebook GalateaInstagram GalateaTikTok Galatea